Accolta la proposta di Azione
Tratto dadel 25 luglio 2021
Le proteste dei sindaci, esasperati dalle troppe inchieste giudiziarie che li azzoppano e poi finiscono nel nulla, ha trovato un primo ascolto nel governo. Attraverso un ordine del giorno, a cura del deputato Enrico Costa, Azione, il governo si è impegnato a studiare le modifiche alla legge Severino, nel punto in cui prevede la sospensione degli amministratori locali dopo la condanna in primo grado per abuso di ufficio.
Dice Costa: «È un importante passo in avanti nel rispetto del principio di presunzione di innocenza. Secondo i dati Istat, i procedimenti aperti per abuso d’ufficio si concludono con condanne definitive in meno di un caso su cento. Inoltre, salvo rarissime eccezioni, l’amministratore locale che subisce una condanna in primo grado viene prosciolto nei successivi gradi di giudizio. In questi casi, intervenendo la sospensione di una sentenza non definitiva poi ribaltata, si crea però un vulnus irrimediabile, anche perché nel frattempo l’interessato si è quasi sempre dimesso».
In effetti, come lamentato anche dall’ Anci di recente, nel 2017 erano stati 6. 500 i procedimenti aperti per abuso d’ufficio; di questi, solo 57 sono terminati con condanne definitive. Nel 2018, i procedimenti definiti da Gip e Gup sono stati 7.133: 6.142 sono stati archiviati. Ecco perché si può dire che i procedimenti aperti per abuso d’ufficio sfociano in condanne definitive in meno di un caso su cento.
Eppure la tagliola della legge Severino cala inesorabile dopo la sentenza di primo grado.
Da notare che sulla legge Severino, proprio facendo leva su questa sospensione anticipata, la Lega e i Radicali (ma ora anche Forza Italia, non Fdl) stanno raccogliendo le firme per uno dei sei referendum sulla giustizia. Se intervenisse una modifica di legge ad opera del governo, quel quesito sarebbe sostanzialmente superato.
FRA.GRI.