Togati Csm eletti senza liste», la legge "anti-correnti" di Costa

«Togati Csm eletti senza liste», la legge “anti-correnti” di Costa

Proposta depositata alla Camera. «Può servire agli esperti di Cartabia»

Tratto da
ilDubbiodel 17 aprile 2021

Azione ha depositato alla Camera la proposta di legge” Spazzacorrenti” volta a riformare le norme per l’elezione del Consiglio superiore della magistratura». Enrico Costa, deputato e responsabile Giustizia di Azione, gioca d’anticipo sul sistema di voto per i togati, nodo chiave dell’altro ddl delega destinato a entrare nel vivo tra qualche giorno, relativo appunto a ordinamento giudiziario e autogoverno.

«La nostra proposta prevede che lo scrutinio avvenga secondo il metodo del voto singolo trasferibile, sistema che pone le sue basi su tre pilastri metodologici: gli elettori votano per le persone, non per le liste, dato il divieto di collegamento; gli elettori possono ordinare liberamente le proprie preferenze, anche in modo trasversale, votando quindi per candidati che possono avere orientamento diverso; vengono eletti i candidati che superano una certa quota di elezione, composta da prime preferenze oppure da prime preferenze combinate con le successive», spiega Costa.

«Con il voto singolo trasferibile, l’elezione dipende dalle seconde o terze preferenze che si combinano con le prime. Ecco perché il voto singolo trasferibile privilegia la persona e la statura del candidato rispetto all’appartenenza alla corrente».

Si tratta, secondo l’ex viceministro della Giustizia, di un «sistema ben collaudato nelle elezioni politiche in vari Paesi anglosassoni: Eire, Irlanda del Nord, Australia per il Senato, e ancora Australia per la Camera, nella variante del collegio uninominale (“voto alternativo”). Nella proposta introduciamo due ulteriori modifiche: per un verso, si porta da 16 a 20 il numero dei togati, al fine di garantire una maggiore rappresentanza delle minoranze e un più ampio margine di competizione». Inoltre, «per mantenere il rapporto stabilito dalla Costituzione di 1 a 3, si innalza da 8 a 10 il numero dei laici». Infine, «si prevede, per l’elettorato passivo, che possano essere candidati i soli magistrati che abbiano ricevuto almeno la quarla valutazione di professionalità. Auspichiamo che, al di là delle specifiche previsioni della nostra proposta, la commissione Cartabia ne acquisisca lo spirito», conclude Costa.

 

 

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